Mese: Giugno 2008

Nascita Repubblica del Nepal

Mettendo fine a 240 di monarchia, l’Assemblea Costituente ha formalmente proclamato oggi la nascita della Repubblica del Nepal. Il testo votato nelle ultime ore stabilisce che “il paese diventa uno stato indipendente, indivisibile, sovrano, laico e una repubblica democratica; il 29 maggio è stato dichiarato giorno della repubblica”. Tutti i privilegi accordati al re e alla famiglia reale cessano oggi la loro validitá si legge in un passaggio nel documento; la neonata repubblica sará guidata da un presidente con ruolo di garante, con i poteri decisionali affidati al primo ministro, capo del governo. Il sovrano Gyanendra avrá 15 giorni di tempo per lasciare il suo palazzo che sará in seguito trasformato in un museo.
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Migliori condizioni per le donne

“L’abolizione della monarchia è un bene per le donne nepalesi, ed anche per gli altri esclusi, perché stabilisce l’illegittimitá di un sistema e un modo di pensare in cui ci sono esseri umani superiori agli altri. In una Repubblica, invece, tutti i cittadini sono uguali”, cosí dice alle MISNA Anu Prasai coordinatrice del progetto Sharma della Fondazione Pangea. “C’é poi la soddisfazione di aver visto la partecipazione di cosí tante donne, un terzo dell’Assemblea Costituente, in un momento fondamentale della storia del paese” continua l’interlocutrice che guida un programma di istruzione e microcredito destinato alle donne nelle zone rurali.
“Negli ultimi dieci mesi, il governo ad interim nepalese nato con l’accordo di pace del 2006 con l’inclusione dell’ex ribellione maoista, ha varato numerosi provvedimenti in favore delle donne, dei dalit e delle minoranze etniche”,ricorda Prasai. Tra i più significativi la legge sulla cittadinanza che permette anche alle madri di registrare i figli all’anagrafe; fino a poco tempo fa solo i padri e i fratelli potevano farlo con la conseguenza che le femmine non venivano registrate, poiché recarsi all’anagrafe significava lasciare le montagne o i campi per un viaggio verso il primo grande centro abitato, uno sforzo che si faceva solo per i maschi, lasciando migliaia di donne senza cittadinanza e diritti. “La normativa non risolve la discriminazione femminile, ma è un passo avanti” dice Prasai che aggiunge: “l’altra importante normativa é stato introdurre nell’Assemblea costituente una quota del 33% di donne, scelte tra i partiti in proporzione ai voti. Un meccanismo simile si vuole conservare anche nel prossimo Parlamento, e ció aiuterá le donne a esercitare concretamente il loro potere. Anche se ci si impegnava in politica, infatti, era raro che le donne fossero candidate o sostenute dai partiti”.
Simili quote sono state approvate anche per i dalit, (fuori casta), che sono stati il 9% dell’Aula, e per le minoranze etniche. Non è chiaro, ancora, come questi sistemi saranno incorporati ora nella prossima legge elettorale; il metodo più probabilmente sembra sia l’obbligo per i partiti di introdurre un 33% di candidature femminili nelle liste e altre percentuali per dalit e minoranze. Tutti provvedimenti che collidono con la visione della monarchia, indiscutibile e radicata sui
privilegi, che il sovrano Gyanendra si era ostinato a difendere.
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ex re Nepal lascia il palazzo

L’ex re Gyanendra del Nepal, deposto dopo la recente abolizione della monarchia, ha chiesto che le autoritá  proteggano lui e la sua famiglia e lo aiutino a trovarsi un  nuovo alloggio. Lo riferisco i giornali filogovernativi  nepalesi secondo cui l’ex monarca ”ha espresso l’intenzione  di conformarsi alla storica decisione dell’assemblea  costituente (che ha abolito la monarchia) e di “lasciare  pacificamente il suo palazzo”. Ieri Gyanendra aveva ricevuto  una lettera che lo invitava ufficialmente a lasciare il  palazzo per un’abitazione privata entro i prossimi 15 giorni.  L’assemblea costituente, che dovra’ dare al Nepal una nuova  costituzione, ha giá deciso l’abolizione della monarchia,  vecchia di 240 anni, e da tre giorni lo stato himalaiano è  ufficialmente una repubblica.
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