Categoria: Notizie

Notizie p. Philip 07/22

Auguri da Don Bosco Kathmandu, Nepal.

Spero tu stia bene. I nostri bambini stanno andando bene e con regolarità a scuola, è iniziato il nuovo anno scolastico e sta procedendo tutto normalmente. Abbiamo festeggiato la giornata degli insegnanti ed è stato bello, ti allego alcune foto.

Ricordo te e tutti i sostenitori nelle preghiere

p. Philip

Bonifico Nepal Maggio 2021

Mio caro Ottorino,
Saluti affettuosi della gioia e della pace di Cristo dalla Missione Don Bosco del Nepal, Kathmandu!

Prego per voi e mi ricordo di voi e di tutti i nostri cari sponsor nelle mie preghiere e nella celebrazione della Santa Eucaristia.
La ringrazio tanto per la generosa donazione di 2960,00 Euro che ha inviato sul nostro conto. La banca ci ha informato di aver accreditato l’importo di Rs. 417 182. 40 sul nostro conto. Ti mando, insieme alla mail, la copia allegata della banca come ricevuta della stessa.
Voglio ringraziarti sinceramente per tutta la fatica che prendi per aiutare i nostri figli verso la loro educazione.
Il Nepal è strettamente bloccato e tutte le lezioni si svolgono in modalità online.
Abbiamo pochi dei nostri bambini che soggiornano nell’ostello e anche tutti i nostri seminaristi.
Per favore prega per noi e per tutti i nostri figli.
Ti prometto le mie preghiere.
Ricordami come amarti e pregare per te,
Al suo servizio,
P. Xavier
31/05/2021

Lettera p. Xavier Maggio 2021

Caro Ottorino,

Saluti affettuosi della gioia e della pace di Cristo dalle Missioni Don Bosco Nepal, Kathmandu! Sono qui per portarvi gli auguri di tutti i nostri Padri e dei nostri amati figli, durante questa pandemia. Prego per te e ti ricordo ogni giorno al Signore. Prego per tutti i nostri cari sponsor e benefattori.

La situazione della pandemia in Nepal è molto allarmante e pericolosa. Il paese vicino, l’India, sta affrontando una situazione molto brutta. Più di dieci persone scomparse vengono infettate ogni giorno e quasi cinquemila persone muoiono a causa dell’infezione da virus, ogni giorno. Il Nepal è colpito molto duramente, a causa dell’India. I nepalesi che lavorano in India sono tornati in Nepal a causa della pandemia e così hanno portato il virus che si sta diffondendo a una velocità molto allarmante. Più di diecimila persone vengono infettate dal virus ogni giorno in Nepal e quasi un centinaio di loro muoiono ogni giorno. Il governo non è in grado di sostenere la loro gente. Tutti gli ospedali sono pieni e il governo ha detto: “Ci arrendiamo”. Il governo del Nepal dipende dal governo indiano per la fornitura di ossigeno e vaccini. Le persone non hanno ancora ricevuto il vaccino. C’è un blocco completo in Nepal fino al 14 maggio. Tutte le scuole e le istituzioni educative sono chiuse fino a nuovo avviso. Tutti i bambini sono nelle loro case, rinchiusi. Le scuole forniscono loro lezioni online, ma solo i bambini che sono in grado finanziariamente possono frequentare le lezioni online. Le connessioni Internet sono scarse in queste aree.

Tutti i nostri bambini sponsorizzati stanno bene e stanno bene. Siamo in costante contatto con loro. Abbiamo anche in programma di fornire loro provviste, generi alimentari e beni essenziali per la loro vita quotidiana.

Per favore pregate per i nostri figli e per la loro famiglia.

Ancora una volta, grazie mille per il tuo grande aiuto e per tutto il supporto che stai facendo per i nostri figli.

Resto al suo servizio,

P. Xavier

4 maggio 2021

Minacce di morte contro pastore nepalese: il rev. Sukdev Giri non torna a casa dalla metà di Agosto

Kathmandu (AsiaNews/Agenzie) – Un pastore cristiano nepalese non torna a casa dalla metà di agosto, cioè da quando è diventato virale sui social un suo video in cui egli parlava di come ha incontrato il cristianesimo e di come sia rimasto “affascinato da Cristo che lavava i piedi ai suoi discepoli”. L’uomo è il rev. Sukdev Giri, 59 anni, membro della Trinity Fellowship Church del distretto di Chitwan, nella parte centro-meridionale del Paese. La sua storia viene ripresa da Evangelical Focus, che cita Morning Star News. A quest’ultimo agenzia, il pastore ha raccontato di ricevere minacce di morte dai radicali indù, di essere stato costretto a cambiare numero di telefono, e che la sua famiglia è molto preoccupata.
Il video che ritrae il cristiano risale a un incontro tenuto all’International Christian Media Workers Summit di Kathmandu a marzo scorso. In origine il filmato doveva circolare solo in ambienti religiosi nepalesi, ma a metà agosto è stato caricato su YouTube ed è diventato popolare. In pochi giorni è stato visualizzato 750mila volte, poi è stato rimosso.
A scatenare la furia degli “haters” sui social, racconta il pastore, “è stata l’impressione che stessi offendendo la religione indù. Ma io non odio nessuno. Volevo solo avere un’onesta conversazione sul mio incontro con Cristo”. L’uomo ha raccontato di essere originario di una famiglia indù. A 12 anni è entrato in una chiesa della capitale nepalese ed è rimasto a osservare alcuni missionari srilankesi che predicavano. “Li ho ascoltati – dice – mentre parlavano dell’amore di Dio e della semplicità e umiltà dell’amore di Gesù. Era una cosa travolgente. Mi domandavo come fosse possibile che Gesù lavasse i piedi dei suoi discepoli. Poteva un dio essere così umile? Per me è stato difficile da digerire. I miei antichi dei era difficili da avvicinare, invece Gesù mi sembrava così raggiungibile, semplice e vicino. L’ho accolto fin da quel momento”.
Questo suo racconto ha suscitato indignazione. Ganesh Sreshta, avvocato di Alliance Defending Freedom (Adf) in Nepal, spiega che la questione “è diventata di alto profilo perché alcuni gruppi fondamentalisti indù legati a potenti leader politici traggono interesse dal video”. “Sulla popolazione indù – aggiunge – hanno grande impatto i canali televisivi indiani. L’estremismo indù in Nepal si sta modellando osservando le azioni dei fondamentalisti dell’Rss (Rashtriya Swayamsevak Sangh) in India”.
Secondo l’avvocato, da quando è stato approvato il nuovo Codice penale, nel Paese sono aumentate le persecuzioni contro i cristiani. inoltre l’art. 26 della Costituzione proibisce ogni tentativo di conversioni forzate. “In passato – evidenzia – i cristiani venivano colpiti con le false accuse di conversioni praticate con la forza, mentre ora vengono incriminati per aver predicato o parlato in pubblico della loro fede”.
24/09/2019 09:06:00 – Asia del Sud Nepal