Più di 17 tonnellate di bottiglie e di lattine di bibite sono state raccolte intorno al villaggio di Lukla, la località ai piedi del monte Everest da dove partono gli scalatori per salire sulla cima himalayana. Situata a circa tremila metri di altitudine nella scenografica regione di Khumbu, nel Nepal orientale, Lukla ha subito la crescente pressione del turismo che ha portato, insieme a un’importate fonte di reddito, anche una grande quantità di spazzatura, abbandonata da quei turisti amanti della natura più di nome che di fatto. Dell’operazione di pulizia si è occupata una compagnia aerea nepalese, la Yeti Airlines, che ha finanziato la raccolta e trasportato la spazzatura a Kathmandu, precisando che le bottiglie saranno distribuite a fabbriche di bibite per il riuso. Negli ultimi anni si sono ripetute le spedizioni ecologiche sul monte Everest di volenterosi scalatori stranieri e nepalesi, non per arrivare in vetta bensì per portare a valle le montagne di rifiuti – bombole di ossigeno vuote, cartacce, plastica, stracci e scarti vari – lasciati da altri meno coscienziosi turisti. [CO]
Copyright © MISNA
Anno: 2008
Coprifuoco
Oggi è stato imposto il coprifuoco nelle città di Bara, Parsa e Birgunj ed esteso quello dichiarato ieri a Nepalgunj, dove scontri con la polizia domenica hanno provocato un morto tra i civili e 59 feriti tra dimostranti e poliziotti. Tutte le città in questione si trovano nelle piane meridionali del Terai, la vasta regione al confine con l’India dove è in corso da sei giorni uno sciopero generale indetto da tre organizzazioni su base etnica, di cui la maggiore è il Democratic Madhesi Front. I Madhesi e gli altri rivendicano un maggiore peso nella politica nazionale e fanno pressione per ottenere una forma di governo federata, mentre il paese si prepara a votare il 20 aprile prossimo i componenti della nuova Assemblea costituente per definire il nuovo assetto costituzionale dopo la fine dell’insurrezione maoista nel 2006. Lo scorso anno almeno 200 persone sono morte in scontri nel Terai. Lo sciopero, strumento di pressione molto comune anche durante gli anni della guerra maoista, sta creando problemi di approvvigionamento nella capitale, Katmandu, soprattutto di carburante; il coprifuoco dovrebbe servire a garantire la sicurezza per gli autotrasportatori che, diversamente, si rifiutano di mettersi in viaggio.
Copyright © MISNA
Mancanza carburante
Oltre l’80% dei mezzi di trasporto a Katmandu è rimasto fermo a causa della mancanza di carburante, primo effetto di uno sciopero ad oltranza dichiarato ieri nella regione meridionale del Terai. La protesta rischia di bloccare l’economia della capitale e esacerbare le tensioni politiche interne al paese, che si prepara per le elezioni di aprile in cui sceglierà i membri della nuova assemblea costituente. Lo sciopero in Terai, teatro lo scorso anno di gravi scontri, è stato proclamato dalla minoranza Madhesi, che non si sente rappresentata nell’attuale governo.
Copyright © MISNA
Natale fra le feste nazionali
Il Natale, l’Id al-Fitr giorno di festa per gli islamici, la festa nepalese Lhosar («nuovo anno») degli Janajati e di vari gruppi etnici e quella della minoranza Madhesi chiamata Chhad sono le quattro nuove Feste Nazionali introdotte in Nepal nei giorni scorsi. La decisione è stata presa dal Parlamento nepalese riconoscendo le festività di diverse minoranze religiose o etniche presenti nel Paese. “Si tratta di un qualcosa per il quale gioire” ha commentato il vicario apostolico del Nepal Anthony Francis Sharma, mentre Hasina Khan, segretario della Federazione nepalese donne islamiche, ha detto che “anche se un giorno non è sufficiente per le nostre feste annuali, siamo felici almeno per questo primo riconoscimento”. Più critico appare Om Gurung, presidente della Federazione Janajati del Nepal, che si è detto “felice per la festa Lhosar, ma quasi tutte le nostre altre richieste sono rimaste inascoltate”. La suora buddista Ananda, che siede in parlamento, ha commentato: “In ogni caso, con questa decisione il Paese sembra spostarsi da un dominio indù e prendere in considerazione l’intera Nazione”.